Attualità
28 Giugno 2022
Insegnante, scrittrice, saggista. Ferrara piange una dei suoi più famosi intellettuali

Scuola e cultura in lutto, è morta Elettra Testi

di Redazione | 2 min

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È venuta a mancare lunedì sera (27 giugno) Elettra Testi, insegnate, scrittrice e saggista che ha contribuito nell’ultimo mezzo secolo alla vita intellettuale e sociale di Ferrara.

Si è spenta nella sua casa di via Carlo Mayr, dove viveva con l’amato compagno di una vita, il giornalista, scrittore e poeta Gian Pietro Testa.

Elettra Testi era nata nel 1935 a Poggio Renatico, ma la sua famiglia vanta discendenze nobiliari in Romagna, a Cotignola, dove tuttora l’ospedale porta il nome di famiglia.

A Ferrara si era trasferita negli anni ’70, per insegnare prima al “Vincenzo Monti” e poi all’“Einaudi”. Accanto alla sua professione scolastica Elettra Testi aveva sviluppato una fitta rete di rapporti con gli intellettuali di allora, da Gianfranco Rossi e Roberto Pazzi, da Gianni Venturi a Franco Farina, da Franco Patruno a Lola Bonora, dando il suo contributo alla vivacità del mondo letterario e artistico ferrarese.

In questo clima nascono i suoi primi romanzi. Nel 1992 con la casa editrice ‘La Luna’ di Palermo pubblica “La Sorella. Vita di Paolina Leopardi”, che le vale il premio Bellonci con la segnalazione quale libro di lettura per le scuole. Vengono poi “Tavor” (2005) e “Il segreto di Barbara. Un delitto alla corte estense” (2019).

Il suo ricordo è legato anche a Poggio Renatico, dove era nata e dove aveva operato come medico il padre, Leopoldo Testi, fondatore di numerose attività culturali, tra cui il circolo culturale cittadino. Al comune di Poggio Elettra testi aveva fatto anche una generosa donazione per aiutare il paese nella ricostruzione dopo il terremoto del 2012.

A Ferrara è stata anche presidente del Premio Gianfranco Rossi per la poesia giovanile, vicepresidente dell’associazione ‘Amici dei Musei di Ferrara’ e componente del Centro documentazione donna.

Elettra Testi con Gian Pietro Testa (foto di Giorgia Mazzotti)

“Aveva una grande attenzione per tutto quello che di bello ci circondava – la ricorda l’amico Gianni Venturi -. Quell’attenzione che si ritrova negli straordinari libri che ha scritto. La ricordo giovane, bellissima, attivissima nei movimenti culturali di emancipazione della donna. Riusciva a far convivere questa sua grande bellezza esteriore con una altrettanto grande bellezza interiore”.

“È stata una raffinata intellettuale – aggiunge Anna Quarzi, presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara -, raffinata come il suo investigare le lettere e le arti. Amava molto questa città e a questa città, insieme al gruppo di intellettuali che la movimentava fin dagli anni ’70, ha dato tanto”.

Elettra Testi lascia il marito Gian Pietro testa e il figlio Enrico, caporedattore centrale di Raisport. I funerali si terranno sabato 2 luglio, con partenza alle 15.15 dalla camera mortuaria e il trasferimento successivo in Certosa.

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